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Il Mio Elemento

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lunedì 26 marzo 2012
A seconda del legame che hanno con la natura le fate si distinguono in: fate del fuoco,fate dell'acqua,fate della terra e fate dell'ariaSono rappresentate come "creature alate" che spesso prendono le sembianze diplendide farfalle o di coloratissimi uccelli. Le Fate di questo elemento hanno le ali ed il loro compito è svariato: dal produrre dolce brezza a creare il più violento uragano. Le Fate dell'aria sono le più eteree, quasi evanescenti e sono quelle più evolute, poiché in esse si possono trovare tutti equattro gli elementi le ali: simbolo dell'aria le gambe: simbolo della terra.lo scintillio: simbolo del fuocola fluidità: simbolo dell'acqua.L'aria è una forza creativa e quindi caratterizza queste fate rendendole intellettualmente versatili. Sono molto attratte dalle persone creative e molte volte regalano a loro l'ispirazione assumendo le sembianze di musa.Esse proteggono il libero pensiero, l'intelligenza e l'individualità.Sono fate che viaggiano molto, sono curiose e molto amichevoli.
Sono le fate protettrici dei bambini e quelle che più amano aiutare le persone in difficoltà. Si muovono sospinte dai venti, come cristalli di neve... Inoltre esse spesso collaborano con le fate dell'acqua, a cui sono legate profondamente. A queste Fate appartengono le Sylphs e le Comeles. Sono anche conosciute come le Spose del Vento. Bellissime, simili alle ninfe. Nelle leggende, sono descritte come entità fatate con la capacità di trasformarsi da leggiadre fanciulle in terribili arpie dalla bocca sdentata. Parlano la lingua degli uccelli e la loro residenza è sulla cima delle montagne. Nessuno può tener loro testa quando si adirano e ciò succede almeno quattro volte l'anno, all'inizio delle quattro stagioni. Si scatenano in sfrenate corse facendo roteare l'aria in pericolosi mulinelli, scatenano uragani e piovaschi tremendi. Comeles. Sono le Fate responsabili dei fenomeni atmosferici come nebbia e foschia. Una volta l'anno, in autunno, escono dalle loro grotte per celebrare "La serata del Destino", rito durante il quale si narra giochino col destino e con la ragione degli uomini. Fate dell'Acqua L'acqua è l'elemento di rigenerazione e purificazione, e molti miti la vedono come protagonista dell'origine della vita.L'acqua poteva anche guarire e spesso era a lei e alle sue entità che la rappresentavano che le popolazioni antiche si rivolgevano per ottenere la grazia della guarigione. >Le fate che rappresentano questo elemento vivono tra le acque dei fiumi e delle sorgenti, in limpidi laghi e nelle profondità dei mari donando gioia agli umani con canti ammaliatori e seducenti danze. Ricordiamo qualche fata dell'acqua:Sono giovani fanciulle che amano filare e tessere sulle sponde dei fiumi, ma anche danzare, cantare e nuotare nei limpidi laghetti alpini e nei torrenti Le Ninfe emergono dall'acqua solo quando nessuno può vederle. Ma se decidono di attirare a loro qualche umano, cantano soavemente e trascinano chiunque nell'acqua ponga piede. Si presentano sotto forma di giovani fanciulle delicate e luminose e amano immergersi nelle fresche acque. Creature sensualissime alle quali è quasi impossibile resistere. Se i catturati sono giovani e belli sono portati in meravigliosi castelli di corallo e di madreperla dove la vita è tale da indurre gli uomini a non desiderare più di tornare a vivere sulla terra. ">Se i giovani però decidono di tornare , non di rado muoiono presto poiché chi ha avuto al fortuna di guardare gli occhi di una Ninfa non può vivere più lontano da quello sguardo. Ninfe del Mar Mediterraneo, erano le cinquanta avvenenti figlie di Nereo, vecchissimo dio marino, e della sua sposa Doride. Vivevano nelle profondità marine, ma spesso salivano in superficie per aiutare marinai e viaggiatori, cavalcando delfini e altri animali marini. Le più famose erano Teti, madre dell'eroe greco Achille, Galatea, amata dal ciclope Polifemo e Anfitrite, sposa del dio del mare Poseidone, accanto al quale è spesso raffigurata nei gruppi scultorei, su un cocchio trainato dai tritoni. Altre ninfe delle acque erano le oceanine, figlie di Oceano, il grande fiume che scorre attorno alla Terra. Ninfa marina era Calipso, l'amante di Ulisse decantata da Omero, che trattenne per sette anni l'eroe presso di sé e che lo liberò solo perché costretta da un ordine di Zeus, ma si lascio morire di dolore per la sua partenza Naiadi Ninfe delle sorgenti, dei fiumi e dei laghi. Dotate di facoltà guaritrici e profetiche, erano considerate le nutrici della vegetazione e del bestiame. Proprio a causa dello stretto rapporto con alcune forme misteriose degli esseri presenti in natura, il termine "naiade" passò in seguito ad indicare nella terminologia scientifica, gli stadi giovanili della vita degli insetti. Esperidi. Ninfe che con l'aiuto di un drago, custodivano una albero dalle mele d'oro, che la dea Era aveva ricevuto in dono da Gea, la Madre Terra. Una delle dodici fatiche di Eracle consistette nel rubare quelle mele. Nella mitologia romana le ninfe delle acque talvolta identificate con le muse, erano dette Camene. Esse possedevano il dono della profezia. Secondo il mito una di loro, Egeraia, fu consigliera di Numa Pompilio, secondo re di Roma, nella sua attività di legislatore. Ondine Creature assai simili alle ninfe, vivono sperdute in mari ed oceani, negli sperduti laghetti di montagna o nei piccoli torrenti. Possono apparire agli uomini alle prime luci dell'alba o alle tarde ore del tramonto, sotto forma di sirene, oppure assumono l'aspetto di bianca spuma o di piccola corrente. Silfidi. Queste fate conoscono il futuro e il passato, ma non il presente. Si nutrono di rugiada e miele e traggono forza dalla luce dell'Aurora. Si narra fosse loro potere trascinare a far annegare nell'acqua i viandanti scortesi. Vivono celate nei cespugli di rose bianche, avvolte in vesti argentate, cantando dolcissime nenie. Non è difficile scorgerle danzare leggiadre nelle giornate di pioggia, ma una volta accortesi di essere state scoperte scompaiono improvvisamente assieme al loro cespuglio di rose selvatiche. Pelne Creature dell'acqua trasformate da un sortilegio in verdi colombe che volano vicino a terra e non si allontanano mai dai rivi ai quali appartenevano. Se inseguite raggiungono le prime rocce e si tramutano in giovani e bellissime donne dalla voce melodiosa e dallo sguardo luminoso ed affascinante. In questa forma rivolgono volentieri la parola agli umani dispensando consigli. Fate della Terra Queste Fate rappresentano la forza e la natura, risiedono tra le rocce, nelle caverne o nei meandri della terra.  Hanno il compito di mantenere integra la struttura del terreno. Essendo legate alla terra erano solite regalare oro o altri metalli preziosi agli umani. Le fate della terra sono le più varie perché comprendono le fate degli alberi, dei fiori, delle rocce e delle caverne; difficilmente lasciano i propri territori e conducono una vita stanziale. Esse proteggono la fertilità e la famiglia Lusuri Sono come piccole luci colorate a volte simili alle lucciole e a volte grandi come mastelli. Si credeva che gli abitanti dei mondi sottili sapessero trasformarsi in luci e che, in tali sembianze, andassero a visitare gli umani che, per qualche motivo, erano ritenuti interessanti. A volte erano le persone buffe o maldestre che divertivano a tal punto i Lusuri che li si poteva vedere muoversi all'impazzata come se fossero scossi da risa irrefrenabili, talvolta erano le persone particolarmente sensibili che ricevevano, da queste, fortuna e gioia. Ancora oggi può accadere che gli Esseri Fatati si manifestino in forma di piccole o grandi luci, a volte bianche e a volte colorate nei modi più diversi. Ma gli uomini moderni, che non sono più in grado di conoscere e riconoscere la causa occulta di tali manifestazioni, di fronte a questi fenomeni, danno ad essi una spiegazione scientifica come fulmini globulari e fenomeni luminosi di origine elettrica o li identificano come UFO. Driadi e Amadriadi Fate degli alberi, secondo antichissimi miti, ogni driade nasceva con un albero da custodire e viveva nell'albero stesso (Amadriade) oppure nelle sue immediate vicinanze. Sono entità molto timide che non si staccano mai dal loro albero se non per pochi passi. Se per caso l'albero dovesse morire le Driadi ne seguono il destino, mentre le Amadriadi possono allontanarsi. Quando sei in un bosco e hai la sensazione di essere spiato o seguito, potrebbe essere che qualche timida fata ti stia osservando. Se poi vengono sorprese spariscono all'improvviso lasciando ai tuoi piedi una ghianda o un sasso dalla forma strana in regalo e come portafortuna. Fate del fuoco Il fuoco è un elemento naturale che viene associato a fenomeni fatati, infatti durante i rituali magici, negli equinozi e nei solstizi, venivano accesi dei focolari nei boschi e si ballava intorno al fuoco. Queste fate dimorano tra le fiamme di un fuoco o tra le scintille dei lampi. Se mai ti dovessi trovare a tu per tu con una di loro ricordati di trattarla bene e mostrarle gratitudine, esse sono mutevoli di natura e qualora dovessero sentirsi offese possono diventare terribilmente ostili. Fiammelle Si presentano come sfere infuocate e sono in grado di mutare le proprie dimensioni. Tra tutte le fate sono le più forti ed energiche; senza di loro infatti il fuoco non potrebbe esistere.Salamandre Sono creature agili e snelle, che abitano in prossimità dei vulcani in attività. >Hanno l'aspetto di lingue di fuoco o di sfere luminose vaganti nell'aria. Essendo intimamente legate al fuoco è possibile contattarle in zone vulcaniche o in località desertiche.

1 commento:

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ciao mi chiamo selene nel web, ho 21 anni cosa dire di me... allora adoro il fantasy (si era capito!!! (^_^) )sono simapatica, sognatrice, romantica, testarda e determinata. Ho aperto questo piccolo spazio per condividre con voi la mia fantasia. ƸӜƷ Selene ƸӜƷ

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