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sabato 8 ottobre 2011
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Selene
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un tempo vivevano un re e una regina che avevano due figlie. Essi amavano le bambine, ma un padre senza figli maschi, in Cina, era un uomo maledetto; un re senza eredi maschi era considerato indegno del suo potere. Per questo i due pregavano gli dei perché concedessero loro un altro figlio. E il figlio arrivò: la Terra tremò e il gradevole profumo dei fiori di loto riempì l'aria. Le nuvole acquistarono i colori dell' arcobaleno e il popolo si rese conto che era nato un essere prodigioso.Tutti ne erano felici, tranne il re e la regina, perché il loro terzo figlio era una femmina! Maio Shan era aggraziata e gentile come le sue sorelle maggiori, ma non vi era dubbio che fosse diversa da loro. Maio Shan si rifiutava di indossare ricchi indumenti di seta. "Vestirò semplici abiti di cotone come la gente comune" insisteva. E nemmeno accettava di mangiare cibi raffinati: "Una ciotola di riso, per favore!" chiedeva con un sorriso. Maio Shan aveva due passioni: pregare per i poveri e gli ammalati e nutrire gli animali randagi e sofferenti. Il re e la regina scuotevano la testa: i due non riuscivano a capire la loro figlia, ma tollerarono il suo comportamento fino a quando, ormai adulta, la ragazza rifiutò di sposarsi.
"Ho bisogno di un genero che diventi re" ripeteva con disappunto suo padre.Tu sposerai l'uomo che io sceglierò!" "Per favore, padre, fate sposare le mie sorelle. Permettetemi di dedicare la mia vita solo alla preghiera!" lo supplicava Maio Shan. Un giorno la regina abbracciò la figlia e disse: "Tu sei una principessa,non sei più una bambina. Tuo padre è il re e tu devi rispettare le sue scelte."Maio Shan sospirò. "Se mi sposerò," disse "mio marito dovrà essere in grado di aiutare i poveri e gli ammalati." Il re diede un pugno sul tavolo. "Un guaritore? Come potrebbe un guaritore difendere il palazzo? Che ne sa un guaritore delle difficoltà di un regno?""Padre, le mie sorelle avranno dei buoni mariti. Vi prego, fate che io possa vivere in un convento e dedicarmi solo alla preghiera!" lo scongiurò Maio Shan. "Sarei la figlia più felice del mondo se potessi trascorrere il resto della mia vita a pregare per il bene delle persone. " La regina capì che la figlia non avrebbe mai cambiato idea. Ella fece pressioni sul re suo marito perché la inviasse al convento che sorgeva sulle montagne. Il re divenne rosso in volto per la rabbia, ma chiamò la badessa del convento e le disse: "Date a mia figlia i compiti più difficili ed umilianti. Ella tornerà in sé, vedendo quanto è difficile la vita dentro al convento. " La badessa notò la gentilezza negli occhi di Maio Shan e capì che la ragazza era sincera, ma obbedì agli ordini del re. Maio Shan dovette lavare i pavimenti e portare la legna, ma la fanciulla non si scoraggiava: lei stessa aveva tanto pregato per avere una vita semplice. La giovane non si lamentava nemmeno quando le sue mani si riempivano di sangue nel trasportare pesanti secchi d'acqua dal fiume , né si lagnava quando la sua schiena doleva nel trasportare la legna fino alla stufa della cucina. Il re, quando venne a sapere che la figlia era assolutamente felice della sua vita all'interno del convento, divenne una furia.Egli camminò avanti ed indietro per ore nella stanza del trono, pensando intensamente, e alla fine chiamò il comandante del suo esercito."Bruciate il convento!" ordinò. I soldati circondarono l'edificio, incendiarono le punte delle loro frecce e le lanciarono contro il convento, che in pochi minuti fu avvolto dalle fiamme. Quando Maio Shan si rese conto che era stato suo padre a volere la distruzione del convento, inorridì e corse alla statua di Buddha. Lì si inginocchiò e pregò: "Grande Spirito dell' Universo, ascolta le mie preghiere. Sono la figlia di un re, proprio come tu lo sei. Ho lasciato la vita di corte per dedicarmi alla preghiera proprio come tu hai fatto. Aiutami a salvare le mie consorelle!" Nubi oscure si formarono improvvisamente sopra il convento e versarono fiumi di pioggia. In pochi minuti il fuoco fu spento e le consorelle uscirono tutte illese. Rendendosi conto che forze divine si erano opposte al suo esercito, il comandante ordinò la ritirata. La notizia fece infuriare ancor più il re, che scagliò la sua spada contro la parete. "Catturate la donna che mi ha causato tanti problemi fin dalla nascita!" ordinò."Catturatela e giustiziatela immediatamente!" I soldati del re non avevano altra scelta. Essi tornarono al convento, circondarono la ragazza e la portarono alla prigione reale. Una volta ancora la regina madre la pregò di accettare l'uomo scelto dal padre e una volta ancora Maio Shan rifiutò. Ora, Hsi Wang Mu, la Regina Madre dell'Occidente, guardò verso la Terra e ascoltò gli ordini del re. Ella sospirò di tristezza e chiamò lo Spirito delle Esecuzioni perché proteggesse Maio Shan. "Usa tutti i mezzi soprannaturali per salvarla! " ordinò. Maio Shan, che non aveva nessuna paura: era pronta a morire. Il boia alzò la sua spada scintillante sulla testa della fanciulla, ma una luce bianca circondò all'improvviso la ragazza. La spada perse la sua lama, che cadde a terra. Il boia aveva ancora l' elsa che, però, Sl squagliò come burro nelle sue mani. Gli ordini del re, tuttavia, dovevano essere eseguiti e il boia afferrò la cintura che aveva in vita e strangolò Maio Shan. Mentre la fanciulla esalava il suo ultimo respiro, un' enorme tigre saltò in mezzo ai soldati e gettò a terra il boia. La tigre scivolò poi sotto il corpo di Maio Shan, la sollevò e la portò via con sé. Appena furono nella foresta la tigre sdraiò la fanciulla su un letto di Piume e le introdusse gentilmente in bocca il soffio dell'immortalità. Quando la fanciulla si risvegliò dal sonno dei morti si ritrovò nel Regno degli Dei; qui trascorse molto tempo a guardare la Terra, assistendo i poveri e gli ammalati, tanto che le fu dato il nome di Kuan Yin che significa 'Colei che sente i lamenti del mondo' . Un giorno la fanciulla udì i lamenti del padre. Il vecchio corpo raggrinzito del re era ricoperto da piaghe rosso sangue che bruciavano giorno e notte. Nessun guaritore riusciva a trovare una cura per il vecchio re, o almeno ad alleviargli il dolore. Quel giorno stesso un monaco apparve a palazzo, dicendo di avere una cura per la misteriosa malattia che tormentava il re. Mentre il monaco gli si avvicinava il re disse ad alta voce: "Che cosa potrà mai fare un monaco per me? Come osi avvicinarti a me, il re, con false promesse?" Il monaco fece un inchino, abbassò lo sguardo e disse : "Voi vi sentirete meglio, se farete come vi dico. Procuratevi un occhio e un braccio di una persona il cui cuore sia pieno di amore puro. Egli dovrà donarvi l'occhio e il braccio senza volere niente in cambio, solo per il bene vostro. Mettete l'occhio e il braccio in questo unguento e guarirete dalla vostra malattia. " "E' ridicolo!" gridò il re. "Giustiziate questo traditore. Non c'è nessuno sulla Terra il cui cuore sia pieno di amore puro!" "Vi sbagliate, Signore" disse il monaco, mentre i soldati reali lo stavano trascinando via. "C'è una donna che non conosce cattivi sentimenti.Ella risponderà alle vostre preghiere, se la invocherete!" "Fermatevi!" ordinò il re. "Come si chiama questa donna?" "Kuan Yin" rispose il monaco. "Kuan Yin! Aiutatemi! Sto soffrendo tantissimo! Aiutatemi!" "Mio padre è stato crudele e ingiusto" pensò Kuan Yin tra sé, ma il suo cuore era pieno di amore puro e non poteva rifiutarsi. In pochi secondi apparve ai piedi del letto del re in un raggio di luce che rischiarava la stanza."Non può essere!" esclamò la regina, riconoscendo immediatamente la figlia."Svelta! Datemi un occhio e un braccio!" ordinò il re, non guardando nemmeno la dea. "Naturalmente!" rispose Kuan Yin. Tra lo stupore dei presenti la dea si tolse un occhio e un braccio, cadendo poi a terra svenuta. Il re si cosparse il corpo di balsamo e sospirò di sollievo. Per la prima volta dopo lunghi mesi non aveva dolore e per la prima volta dopo lunghi mesi si sentiva in pace. Poi notò la moglie china sulla dea. "Figlia mia! Può essere che questa dea sia Maio Shan?" si chiese poi, mentre raggiungeva la moglie. Kuan Yin sorrise e mise la propria mano sulla spalla del padre. "Sì, padre. Sono venuta per guarirvi." La Terra tremò e nubi color dell' arcobaleno si raccolsero sopra il palazzo. Il delicato profumo dei fiori di loto riempiva l'aria e tanti petali colorati caddero sulla Terra. Il re e la regina videro la figlia innalzarsi eterea sul letto del padre. Il suo spirito aveva mille occhi e mille braccia. Kuan Yin diede un bacio alla madre e uno al padre, poi s'innalzò al cielo spandendo la sua luce sulla Terra. Il re e la regina piansero abbracciati, quasi non riuscendo a credere che la figlia fosse diventata la grande dea della gentilezza e della guarigione, Kuan Yin. Da quel giorno condivisero tutte le ricchezze con il loro popolo. E nessuno soffrì più per la fame e per le malattie.
"Ho bisogno di un genero che diventi re" ripeteva con disappunto suo padre.Tu sposerai l'uomo che io sceglierò!" "Per favore, padre, fate sposare le mie sorelle. Permettetemi di dedicare la mia vita solo alla preghiera!" lo supplicava Maio Shan. Un giorno la regina abbracciò la figlia e disse: "Tu sei una principessa,non sei più una bambina. Tuo padre è il re e tu devi rispettare le sue scelte."Maio Shan sospirò. "Se mi sposerò," disse "mio marito dovrà essere in grado di aiutare i poveri e gli ammalati." Il re diede un pugno sul tavolo. "Un guaritore? Come potrebbe un guaritore difendere il palazzo? Che ne sa un guaritore delle difficoltà di un regno?""Padre, le mie sorelle avranno dei buoni mariti. Vi prego, fate che io possa vivere in un convento e dedicarmi solo alla preghiera!" lo scongiurò Maio Shan. "Sarei la figlia più felice del mondo se potessi trascorrere il resto della mia vita a pregare per il bene delle persone. " La regina capì che la figlia non avrebbe mai cambiato idea. Ella fece pressioni sul re suo marito perché la inviasse al convento che sorgeva sulle montagne. Il re divenne rosso in volto per la rabbia, ma chiamò la badessa del convento e le disse: "Date a mia figlia i compiti più difficili ed umilianti. Ella tornerà in sé, vedendo quanto è difficile la vita dentro al convento. " La badessa notò la gentilezza negli occhi di Maio Shan e capì che la ragazza era sincera, ma obbedì agli ordini del re. Maio Shan dovette lavare i pavimenti e portare la legna, ma la fanciulla non si scoraggiava: lei stessa aveva tanto pregato per avere una vita semplice. La giovane non si lamentava nemmeno quando le sue mani si riempivano di sangue nel trasportare pesanti secchi d'acqua dal fiume , né si lagnava quando la sua schiena doleva nel trasportare la legna fino alla stufa della cucina. Il re, quando venne a sapere che la figlia era assolutamente felice della sua vita all'interno del convento, divenne una furia.Egli camminò avanti ed indietro per ore nella stanza del trono, pensando intensamente, e alla fine chiamò il comandante del suo esercito."Bruciate il convento!" ordinò. I soldati circondarono l'edificio, incendiarono le punte delle loro frecce e le lanciarono contro il convento, che in pochi minuti fu avvolto dalle fiamme. Quando Maio Shan si rese conto che era stato suo padre a volere la distruzione del convento, inorridì e corse alla statua di Buddha. Lì si inginocchiò e pregò: "Grande Spirito dell' Universo, ascolta le mie preghiere. Sono la figlia di un re, proprio come tu lo sei. Ho lasciato la vita di corte per dedicarmi alla preghiera proprio come tu hai fatto. Aiutami a salvare le mie consorelle!" Nubi oscure si formarono improvvisamente sopra il convento e versarono fiumi di pioggia. In pochi minuti il fuoco fu spento e le consorelle uscirono tutte illese. Rendendosi conto che forze divine si erano opposte al suo esercito, il comandante ordinò la ritirata. La notizia fece infuriare ancor più il re, che scagliò la sua spada contro la parete. "Catturate la donna che mi ha causato tanti problemi fin dalla nascita!" ordinò."Catturatela e giustiziatela immediatamente!" I soldati del re non avevano altra scelta. Essi tornarono al convento, circondarono la ragazza e la portarono alla prigione reale. Una volta ancora la regina madre la pregò di accettare l'uomo scelto dal padre e una volta ancora Maio Shan rifiutò. Ora, Hsi Wang Mu, la Regina Madre dell'Occidente, guardò verso la Terra e ascoltò gli ordini del re. Ella sospirò di tristezza e chiamò lo Spirito delle Esecuzioni perché proteggesse Maio Shan. "Usa tutti i mezzi soprannaturali per salvarla! " ordinò. Maio Shan, che non aveva nessuna paura: era pronta a morire. Il boia alzò la sua spada scintillante sulla testa della fanciulla, ma una luce bianca circondò all'improvviso la ragazza. La spada perse la sua lama, che cadde a terra. Il boia aveva ancora l' elsa che, però, Sl squagliò come burro nelle sue mani. Gli ordini del re, tuttavia, dovevano essere eseguiti e il boia afferrò la cintura che aveva in vita e strangolò Maio Shan. Mentre la fanciulla esalava il suo ultimo respiro, un' enorme tigre saltò in mezzo ai soldati e gettò a terra il boia. La tigre scivolò poi sotto il corpo di Maio Shan, la sollevò e la portò via con sé. Appena furono nella foresta la tigre sdraiò la fanciulla su un letto di Piume e le introdusse gentilmente in bocca il soffio dell'immortalità. Quando la fanciulla si risvegliò dal sonno dei morti si ritrovò nel Regno degli Dei; qui trascorse molto tempo a guardare la Terra, assistendo i poveri e gli ammalati, tanto che le fu dato il nome di Kuan Yin che significa 'Colei che sente i lamenti del mondo' . Un giorno la fanciulla udì i lamenti del padre. Il vecchio corpo raggrinzito del re era ricoperto da piaghe rosso sangue che bruciavano giorno e notte. Nessun guaritore riusciva a trovare una cura per il vecchio re, o almeno ad alleviargli il dolore. Quel giorno stesso un monaco apparve a palazzo, dicendo di avere una cura per la misteriosa malattia che tormentava il re. Mentre il monaco gli si avvicinava il re disse ad alta voce: "Che cosa potrà mai fare un monaco per me? Come osi avvicinarti a me, il re, con false promesse?" Il monaco fece un inchino, abbassò lo sguardo e disse : "Voi vi sentirete meglio, se farete come vi dico. Procuratevi un occhio e un braccio di una persona il cui cuore sia pieno di amore puro. Egli dovrà donarvi l'occhio e il braccio senza volere niente in cambio, solo per il bene vostro. Mettete l'occhio e il braccio in questo unguento e guarirete dalla vostra malattia. " "E' ridicolo!" gridò il re. "Giustiziate questo traditore. Non c'è nessuno sulla Terra il cui cuore sia pieno di amore puro!" "Vi sbagliate, Signore" disse il monaco, mentre i soldati reali lo stavano trascinando via. "C'è una donna che non conosce cattivi sentimenti.Ella risponderà alle vostre preghiere, se la invocherete!" "Fermatevi!" ordinò il re. "Come si chiama questa donna?" "Kuan Yin" rispose il monaco. "Kuan Yin! Aiutatemi! Sto soffrendo tantissimo! Aiutatemi!" "Mio padre è stato crudele e ingiusto" pensò Kuan Yin tra sé, ma il suo cuore era pieno di amore puro e non poteva rifiutarsi. In pochi secondi apparve ai piedi del letto del re in un raggio di luce che rischiarava la stanza."Non può essere!" esclamò la regina, riconoscendo immediatamente la figlia."Svelta! Datemi un occhio e un braccio!" ordinò il re, non guardando nemmeno la dea. "Naturalmente!" rispose Kuan Yin. Tra lo stupore dei presenti la dea si tolse un occhio e un braccio, cadendo poi a terra svenuta. Il re si cosparse il corpo di balsamo e sospirò di sollievo. Per la prima volta dopo lunghi mesi non aveva dolore e per la prima volta dopo lunghi mesi si sentiva in pace. Poi notò la moglie china sulla dea. "Figlia mia! Può essere che questa dea sia Maio Shan?" si chiese poi, mentre raggiungeva la moglie. Kuan Yin sorrise e mise la propria mano sulla spalla del padre. "Sì, padre. Sono venuta per guarirvi." La Terra tremò e nubi color dell' arcobaleno si raccolsero sopra il palazzo. Il delicato profumo dei fiori di loto riempiva l'aria e tanti petali colorati caddero sulla Terra. Il re e la regina videro la figlia innalzarsi eterea sul letto del padre. Il suo spirito aveva mille occhi e mille braccia. Kuan Yin diede un bacio alla madre e uno al padre, poi s'innalzò al cielo spandendo la sua luce sulla Terra. Il re e la regina piansero abbracciati, quasi non riuscendo a credere che la figlia fosse diventata la grande dea della gentilezza e della guarigione, Kuan Yin. Da quel giorno condivisero tutte le ricchezze con il loro popolo. 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- ciao mi chiamo selene nel web, ho 21 anni cosa dire di me... allora adoro il fantasy (si era capito!!! (^_^) )sono simapatica, sognatrice, romantica, testarda e determinata. Ho aperto questo piccolo spazio per condividre con voi la mia fantasia. ƸӜƷ Selene ƸӜƷ
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