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domenica 7 aprile 2013
Pubblicato da
Selene
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Etimologicamente
la parola "Angelo" deriva dal greco "angelos" che vuol
dire "messaggero". Essi sono i messaggeri di Dio e il loro Cielo è
sulla Terra perchè è qui
che ciascuno di essi compie il lavoro che Dio loro affida. Ognuno
di noi è
abituato a vivere in un mondo materiale ed è facile dimenticare
quello
spirituale che ci vive attorno...Non riusciamo e "vedere", a
"sentire" ma
Loro esistono...Gli Angeli non ci abbandonano mai...Sta a noi
riattivare
i canali di comunicazione sepolti dal fragore della nostra
quotidianità,
pervasa dalla brama e dai desideri inutili.Essi sono i nostri
amici, i nostri protettori, coloro che ci aiutano nella
battaglia contro il "male".Gli Angeli sono puri spiriti,
intelligentissimi, con ognuno una personalità ben distinta.Si può
dire che
l'angelo è l'Io nel suo più pieno significato, la completa
coscienza di sè;
più reale, di ogni realtà materiale, esso è concentrazione,
nucleo,vetta
suprema..Sono creature delicate e sottili, dotate della stessa
potenza degli
Arcangeli. Sono pura essenza d'amore, invulnerabili,incorruttibili
e
privi del decadimento che caratterizza l'uomo.Vivono in un'altra
dimensione e sono dotati di libero arbitrio. Comunicano
con noi attraverso il linguaggio dei segni, dei sogni, delle
emozioni e,se previsto dal nostro Karma, si rivelano con manifestazioni
eclatanti.Gli Angeli non hanno un involucro materiale come
noi, ma sono occhi che vedono,
mani che toccano, cuori che amano..Gli Angeli,sono comuni alle varie fedi;essi vengono chiamati spesso,anche in Occidente,col nome
di "Deva".E'questo un termine che,nella mitologia orientale e in
particolare in
quella vedica e buddista,designa spiriti benigni, di natura
Angelica;deriva dal sanscrito daiva,che significa "risplendente","essere
di luce"e indica la divinità.Nella cultura orientale ogni cosa, dalla
formica alla cascata, da un sasso ad un pianeta, è affidata alla tutela
di un Deva, che ne ha curato la costruzione e la mantiene nel tempo.
Il termine "Angelo" viene, invece, preferibilmente riservato agli esseri
che si occupano dell'uomo. Il loro compito è quello di manifestare,
preservare e assecondare l'ordine e il progetto divino che pervadono
l'universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come
tali ci seguono, ci custodiscono, ci aiutano.Gli Angeli, sono messaggeri di un potere
superiore. Anche se, fino a questo momento, non siamo stati consapevoli
della loro esistenza, del loro influsso benefico determinante sulla nostra
vita, essi hanno sempre cercato di aiutarci a trovare le soluzioni
migliori ai vari problemi che abbiamo incontrato. Gli Angeli non possono
forzare la nostra volontà, possono soltanto suggerirci i comportamenti da
seguire. Gli Angeli, quando prendiamo coscienza
della loro presenza, pur lasciandoci liberi di agire, intervengono nella
nostra vita pratica quotidiana in modo evidente e reale. Taluni,
attraverso l'orazione e la meditazione, sono persino giunti a udire le
loro voci o vederli sotto forma di globi di cristallo che emanano
un'intensa Luce Dorata, arricchita dalla sfumatura di colore
caratteristica di ognuno di Essi.Conoscere gli AngeliGli Angeli, ovunque e con
qualunque nome, sono "Messaggeri". Potete intenderli come "Emanazioni",
"Virtù", "Esseri"; potete considerarli come costruttori dell'Universo
manifesto o come custodi e protettori di Anime… Essi sono, comunque, il
nostro tramite col Divino; Essi sono il nostro Raggio di Sole sul quale
scorre la nostra aspirazione al Cielo.In alcuni momenti della
nostra vita accadono fatti straordinari: se i nostri occhi e il
nostro
cuore sono aperti riconosciamo in essi l’intervento di una Volontà
buona e
giusta. Questo spazio è dedicato a coloro che hanno vissuto questi
momenti
anche una sola volta nella loro vita e se ne sono dimenticati;
questo
spazio è dedicato a coloro che vivonoquesti momenti tutti i
giorni.Geoffrey Hodson, forse il più grande chiaroveggente dei nostri
tempi,
scrive: "Non potete richiamare i grandi angeli nel vostro sé
inferiore.
Per vederli ed ascoltarli dovrete salire verso il loro mondo.
Allorché ne
supererete la soglia vedrete la possente moltitudine sempre
immersa in
miriadi di colori dell’arcobaleno...". Questa frase da sola
basterebbe a farci comprendere cosa dobbiamo fare per
poter guardare direttamente negli occhi, senza impedimenti, i
"nostri"
angeli.Vi sono moltissimi che hanno trascorso la propria vita
fisica senza mai
essere riusciti a incontrare i propri compagni celesti pur
desiderandolo
ardentemente; molti altri li hanno invece incontrati e neppure se
ne sono
accorti. Gli angeli possono apparirci senza che noi li percepiamo
come
tali, sotto forma di persone, o persino di animali, che
incontriamo
occasionalmente e che in qualche modo influiscono sulle nostre
azioni, sul
nostro modo di essere, magari sulla nostra stessa esistenza.Tutti
noi li contattiamo durante il sonno quando, da ogni angolo della
Terra, uomini e donne vengono radunati nelle "aule notturne di
apprendimento" per essere istruiti occultamente. Riceviamo così
messaggi,
suggerimenti, intuizioni di cui, al nostro risveglio, non
ricordiamo la
provenienza e che crediamo frutto di una nostra autonoma
elaborazione: e
ogni mattina siamo pronti con i nostri piccoli o grandi mezzi a
lavorare
al Grande Piano. Immersi nella nostra realtà, durante la giornata,
tra il
frastuono delle città e i nostri ritmi incalzanti, gli angeli sono
sempre
accanto a noi e tentano di farsi sentire.Noi possiamo collaborare
alla costruzione di un ponte di luce che colleghi
il nostro con il loro mondo: tutti siamo in grado di farlo, ma non
dobbiamo dimenticare che gli Angeli, rappresentando sempre e
comunque una
enorme Potenza, non si abbasseranno mai al nostro livello e
rifuggono dal
caos di certi nostri modelli di vita, dalle vibrazioni grossolane e
negative che spesso emaniamo... Siamo noi a dover "salire verso il
loro
mondo". Per incontrarli non basta sentirsi pronti o pensare di
esserlo.Per prima cosa è necessario credere fermamente negli angeli,
amarli ed
essere totalmente disponibili nei loro confronti, tenendo presente
che il
culto dell’angelo è qualcosa di diverso dal culto verso la
Divinità, quale
sia la religione praticata: questo è da tenere bene a
mente.Occorre pazienza, umiltà e saper coltivare delle doti personali:
anche la
nostra esistenza deve essere impostata in un modo particolare e
permanente; dobbiamo essere capaci di liberarci dal nostro
egoismo,
dall’istinto di sopraffazione e proiettarci amorevolmente sugli
altri,
preoccupandoci del loro bene prima che del nostro; dobbiamo
conquistare
uno stato di serenità, lasciandoci alle spalle ansie, tensioni,
insoddisfazioni; dobbiamo essere aperti alle cose dello spirito e
soprattutto rinunciare all’adorazione del "vitello grasso", cioè
dei falsi
idoli... denaro e oggetti sono solo un mezzo, non un fine.Non solo
quando tentiamo di metterci in comunicazione con gli angeli ma in
ogni momento dobbiamo cercare di essere padroni di noi stessi,
delle
nostre emozioni, dei nostri impulsi. Dobbiamo riuscire a "essere"
noi
stessi. Possiamo aiutarci con la meditazione e ritagliare
nell’arco della
giornata dei momenti in cui staccare gli innumerevoli fili che ci
legano
alla realtà circostante. Creare un silenzio esteriore significa conciliare
in modo profondo quello interiore. Nel ricercare l'incontro con l'angelo dobbiamo essere spinti da una sana e
disinteressata aspirazione a perseguire una vera crescita interiore,
intellettuale, morale, affettiva; dobbiamo lasciare da parte le nostre
aspettative e il nostro egoismo nel cercare rassicurazioni e
gratificazioni personali... siamo solo un’infinitesima parte di una realtà
collettiva e unitaria chiamata umanità e ci realizziamo pienamente come
individui solo quando siamo in relazione con gli altri e soprattutto
operiamo in favore degli altri.In pratica questa preparazione interiore andrà a riflettersi sulla nostra
aura con determinati colori. Secondo il parere di molti angelologi quando
questi colori, che esprimono livelli diversi di energia, entrano in
sintonia con gli esseri di luce che ci stanno attorno allora si realizza
il contatto. E’ attraverso l’espressione cromatica che determinati
individui verrebbero riconosciuti come particolarmente idonei a costituire
dei canali per irradiare sulla terra energie, intuizioni, saperi.Non sono necessarie formule o preghiere liturgiche ma le preghiere
spontanee che sgorgano dal cuore perché in esse vi sono una forte
intenzionalità e una partecipazione totale di se stessi che si spingono
oltre ogni formula standardizzata. Non importa se le parole appaiono
inadeguate, i concetti contorti, le espressioni ripetitive, le richieste
banali: ciò che conta è che chi prega ponga tutto se stesso. E’ il caso di
mettere da parte desideri egoistici e pregare anche per le persone che ci
sono care e per tutto ciò che vive: si creerà una corrente di energia
positiva tra noi e l’angelo che su di noi sarà poi riversata moltiplicata
infinite volte.Ed egli, prima o poi, non
deluderà chi lo cerca.
Gerarchia Angelica
L’usanza di invocare certe entità spirituali alle quali si attribuiscono vari
poteri, viene fatta risalire ad epoche antichissime. Nella Genesi, viene
menzionato un simbolo della gerarchia angelica, che stabilisce una connessione
fra l’uomo e Dio: si tratta della scala di Giacobbe.“Giacobbe capitò così in un luogo dove passò la notte, poiché il sole era
tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale, e si coricò in quel
luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra mentre, la sua cima
raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di
essa. Ecco, il Signore gli stava davanti…” La scala esprime non soltanto il concetto fra il basso e l’alto, ma anche quello
di gerarchia: si parla di “scala sociale” per designare la gerarchia delle
posizioni che gli esseri umani occupano gli uni rispetto agli altri. Si parla di
scala di valori, di scala cromatica, ecc… L’intera esistenza, dimostra
costantemente, la necessità di una scala. La tradizione cristiana che riprende quell’ebraica, insegna l’esistenza di nove
ordini angelici: gli
Angeli, gli
Arcangeli, i
Principati, le
Virtù, le
Potestà,
le
Dominazioni, i
Troni, i
Cherubini, i
Serafini. Ciascuno di questi ordini angelici è un aspetto della potenza e delle virtù
divine. Ai fini di una corretta evoluzione spirituale, dobbiamo conoscere
l’esistenza di queste entità che ci superano, giacché esse, sono come fari,
posti lungo il nostro sentiero. Ciò che riceviamo da Dio, è un raggio, un
effluvio, che viene da lontano, da molto lontano e che discende attraverso le
gerarchie angeliche. E’ sempre Dio che risponde alle nostre richieste, poiché
Dio si trova a tutti i livelli del creato; tuttavia, Egli non ci risponde mai
direttamente, Dio è luce pura che può discendere fino a noi solo attraverso le
innumerevoli entità luminose che popolano i cieli e che la tradizione, ha
definito gerarchie angeliche. E’ per mezzo di loro che noi riceviamo la luce divina ed è per mezzo di loro,
che riusciamo ad entrare in relazione con Dio. All’inizio del libro d’Ezechiele,
nella Bibbia, compare una descrizione dei quattro Animali Santi e, con stile
analogo, San Giovanni scrive nell’Apocalisse: “ Ben presto fui rapito in spirito. Ed ecco, vi era un trono nel cielo e su quel
trono, qualcuno stava assiso… In mezzo al trono e attorno al trono vi erano
quattro esseri viventi pieni di occhi davanti e dietro. Il primo vivente era
simile ad un leone, il secondo essere vivente aveva l’aspetto di un toro, il
terzo vivente aveva l’aspetto di un uomo, il quarto essere vivente era simile ad
un’aquila, mentre vola.I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno
e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere:
Santo, Santo, Santo è il Signore Iddio, l’Onnipotente, che era, che è, e che
viene!”. I
quattro esseri viventi che stanno davanti al trono di Dio, rappresentano i
quattro princìpi della materia, i quattro elementi: il
leone rappresenta il
fuoco, il toro la terra, l’uomo l’aria e l’aquila, l’acqua.Le radici della materia sono perciò in Dio ed i Serafini, sono gli angeli dei
quattro elementi, ma a quel grado di purezza la materia è quasi della stessa
sostanza dello spirito.I
Serafini sono le prime
creature che ricevono le emanazioni divine, sono
immersi nell’oceano della materia primordiale ancora in piena
ebollizione e si
dissetano, alla Sorgente della luce, alla Sorgente dell’amore che
costituisce il
loro unico alimento. Si nutrono contemplando il Signore ed è per questo
che sono
raffigurati con il corpo cosparso d’occhi. I Serafini sono la più
perfetta
manifestazione dell’amore, poiché l’amore vero è una contemplazione.Ci
sono altri tipi d’amore: Giove rappresenta l’amore per la collettività,
Venere l’amore per una creatura, ma l’amore per Dio, l’unico vero amore,
si
manifesta con l’amore dei Serafini.I Serafini ripetono incessantemente: ”
Santo, Santo, Santo è il Signore”. Il
significato della parola Santo è quanto di meglio caratterizza l’essenza del
Divino, la santità rappresenta una qualità della luce, si può affermare quindi
che solo Dio è veramente Santo, poiché Egli è pura Luce, è quanto i Serafini
ripetono ed è per questo che la santità è incisa anche nel loro nome: Hayoth
Hakodesch ( Animali di Santità). Il capo dei Serafini è Metraton, il Principe della Faccia. Egli è l’unico a
trovarsi faccia a faccia con Dio ed è lui ad aver parlato a Mosè sul Monte
Sinai. Nessuno essere umano, per quanto elevato sia, può entrare direttamente in
contatto con Dio, poiché Dio è un fuoco divoratore, che lo ridurrebbe subito in
cenere. Occorre sempre un intermediario che parli all’uomo da parte del Signore.
Anche se nella Bibbia è scritto che Dio si è rivolto ad Abramo, a Giacobbe, a
Mosè o a qualche profeta, in realtà non si tratta di Dio in persona, bensì di un
messaggero; ed è proprio questo il significato della parola “angelo”:
messaggero, inviato.Ci sono poi i
Cherubini, ovvero le
Ruote. Il profeta Ezechiele descrive nel suo
libro la visione che ebbe in merito a “ruote di una circonferenza e di
un’altezza spaventose”, che si muovevano accanto agli Animali Santi:
” Quando
gli Animali si sollevavano da terra, anche le Ruote si sollevavano; essi
andavano dove lo spirito li sospingeva, e le Ruote s’innalzavano con loro,
poiché lo spirito degli Animali era nelle Ruote. Quando gli Animali camminavano,
esse camminavano; quando si fermavano, esse si fermavano; quando si sollevavano
da terra, le Ruote si sollevavano con loro, poiché lo spirito degli Animali era
nelle Ruote”. Gli Animali Santi obbediscono
agli ordini dello Spirito e trasmettono un impulso
alle Ruote. La simbologia della ruota (cerchio perfetto in movimento) ci
rivela
la funzione dei Cherubini: muovendosi, rimescolando la materia
primordiale la
cui metafora, si delinea attraverso gli Animali Santi ed elaborano
quella
materia, affinché possa servire ai disegni di Dio.Ecco perché si dice
che il mondo dei Cherubini è quello della musica delle sfere
(vi si trova il concetto di cerchio, di ruota). Con il termine musica,
non si
devono comunque intendere solo gli arrangiamenti di sonorità creati da
esseri
umani e che le mostre orecchie sono in grado di percepire. L’espressione
“musica
delle sfere” traduce in prima istanza, l’armonia che esiste fra tutti
gli
elementi dell’universo, un adattamento, una disposizione fondata su
rapporti
numerici. L’armonia costituisce innanzi tutto, una struttura ed è
scendendo
nella materia, che tale struttura diventa creatrice di forme. Parliamo
ad
esempio del numero PHI, il numero della proporzione divina che è il
numero
1,618, secondo la progressione di Fibonacci, la somma di due termini
adiacenti è
uguale al termine successivo; il quoziente di due numeri adiacenti tende
al
valore 1,618, il numero PHI, questo numero ha il ruolo di mattone
fondamentale
della natura. Piante, animali, uomini hanno misure che rispettano
esattamente il
rapporto tra PHI e uno, es: in un alveare il numero delle femmine è
superiore al
numero dei maschi, se si prende il numero delle femmine e lo si divide
per
quello dei maschi si ottiene il numero PHI. Questo numero compare nella
struttura delle sonate di Mozart ed altri compositori. Nell’architettura
si fa
sempre riferimento al numero PHI, nelle spirali dei semi, per esempio
quelli dei
girasoli, che crescono secondo spirali opposte, il rapporto tra una
rotazione e
la successiva è il numero PHI. Il corpo umano è costituito da elementi
che
stanno tra loro in rapporto a PHI. Misuriamo la nostra altezza e poi
dividiamola
per la distanza da terra del nostro ombelico si otterrà il numero PHI,
anche la
distanza dalla spalla alle punta delle dita e dividerla per la distanza
dal
gomito alle punta delle dita ci darà il numero PHI ecc.Il pentacolo
è un simbolo potentissimo perché rappresenta lo Yin e lo Yang, cioè
l’armonia tra il principio maschile e femminile e quindi l’armonia nel
mondo,
quando questi principi sono squilibrati nel mondo regna il caos.Il
pentacolo, la stella a cinque punte che rappresenta Venere(il pianeta
Venere
traccia un pentacolo perfetto sull’eclittica ogni otto anni, gli antichi
perciò
avevano simboleggiato Venere ed il suo pentacolo come simboli della
perfezione e
della bellezza), le sue linee si dividono in segmenti che rispettano il
numero
PHI , la proporzione divina.L’armonia è l’espressione della ragione,
della saggezza, e per tale ragione essa
viene parimenti assimilata al Verbo. Non vi è armonia, non vi è musica
al di
fuori della ragione e della saggezza. Il Verbo divino, la musica e la
saggezza,
non sono che un’unica identica cosa. La vera musica è quella che si
esprime
attraverso i pensieri, i sentimenti, i gesti armoniosi, in tutte le
circostanze
della vita.A capo dell’ordine dei Cherubini troneggia l’Arcangelo Raziel. Secondo la
tradizione, fu lui a dare un libro ad Adamo, lo Sepher Ietsirah, che gli rivelò
i segreti della creazione. Ma quando Adamo commise il primo errore, il libro gli
fu tolto.I
Troni, in ebraico
Aralim: i Leoni. Nel testo dell’Apocalisse, San Giovanni
associa la presenza dei Troni a quella degli Animali Santi, i Serafini:
“
Intorno al trono c’erano ventiquattro seggi e sui seggi, stavano seduti
ventiquattro vegliardi avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo”. In
un altro passo i ventiquattro Vegliardi si rivolgono così al Signore: ” Noi Ti
rendiamo grazie, Signore dio Onnipotente che sei e che eri, per aver mostrato la
Tua grande Potenza e preso possesso del Tuo Regno. Le nazioni si sono irritate e
la Tua collera è giunta ed è venuto il tempo di giudicare i morti, di
ricompensare i profeti tuoi servitori, i santi e coloro che temono il Tuo Nome,
i piccoli e i grandi, e perché distruggi coloro che distruggono la Terra”.Nell’attribuire a questi angeli il nome di Troni, la religione cristiana
insiste sul concetto di stabilità, mentre il loro nome ebraico Aralim (Leoni),
introduce un concetto di giudizio. In effetti, sotto il profilo simbolico, il
leone è connesso alla giustizia, laddove il “Leone della tribù di Giuda” è una
figura di Giudice supremo. I ventiquattro Vegliardi sono i Signori dei destini;
nulla sfugge loro dei pensieri, dei sentimenti e delle azioni degli esseri umani
e sono loro a decretare le punizioni, le ricompense e le condizioni in cui
dovranno venire a reincarnarsi (i Signori del Karma). Mentre i Serafini cantano
la Santità di Dio, i ventiquattro vegliardi Lo adorano prostrandosi davanti a
Colui che siede sul trono, e gettano le loro corone davanti al trono dicendo:
“Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la
potenza, perché Tu hai creato tutte le cose e per la Tua volontà furono create e
sussistono”. Così come il ruolo dei Serafini consiste nel celebrare la santità
di Dio, quello dei ventiquattro Vegliardi consiste nel riconoscere la perfezione
della Sua Volontà. Inoltre, rendono giustizia a Dio proclamando che Egli è
l’unico essere degno.A capo dei Troni si trova l’Arcangelo
Tsaphkiel
o Binael.In virtù della loro
appartenenza alla triade più elevata nell’albero della Vita (Keter, Hohmah e
Binah), i primi tre ordini angelici sono quelli maggiormente citati nei testi
sacri.Gli ordini angelici della seconda triade (Hessed, Geburah e Tiphereth) sono:
“Ci fu una guerra nel cielo. Mikhael e i suoi angeli,
combatterono contro il drago”.
Le gerarchie angeliche della terza triade ( Nessah, Hod, Iesod) sono:
- Le Dominazioni gli Haschmalim (gli Scintillanti)
- Le Potenze: i Seraphim (Infiammati)
- Le Virtù: i Malahim (i Re).
“Ci fu una guerra nel cielo. Mikhael e i suoi angeli,
combatterono contro il drago”.
Le gerarchie angeliche della terza triade ( Nessah, Hod, Iesod) sono:
- I Principati: gli Elohim (gli dei)
- Gli Arcangeli: i Bnei Elohim (I figli degli dei)
- Gli Angeli: i Kerubim (i forti).
Gli Elohim, sotto la guida dell’Arcangelo Haniel (Grazia di Dio), rappresentano
le entità che hanno creato il mondo, così come è scritto nella Genesi: “In
principio ( Bereschit) hanno creato (bara) gli dei (Elohim) il cielo (eth-ha-schamaim)
e la terra (ve-eth ha-aretz)".Il progetto è stato impartito in alto, nella sefira Hohmah, dal grande
Architetto dell’universo e gli Elohim. sono gli operai che hanno
costruito
l’edificio. Il lavoro dell’architetto consiste unicamente nell’elaborare
dei
progetti; la realizzazione è affidata agli imprenditori ed ai muratori.Gli
imprenditori dell’universo sono stati gli Elohim.Gli angeli portatori di
Fuoco, sono capeggiati dall’Arcangelo Raphael, il cui
nome significa “ Dio guaritore”. I Kerubim sono i portatori della vita
pura.
Essendo le creature più vicine agli uomini, sono dunque più spesso in
contatto
con loro rispetto a quanto accada agli altri ordini angelici. Alla Loro
testa,
vi è l’Arcangelo Gabriel: “ Dio è la mia forza”.Infine, benché non ne
facciano parte in senso stretto delle gerarchie angeliche,
nella decima sephira, Malkut, i cabalisti situano l’ordine degli Ischim.
Sono i Santi, i Profeti, gli Iniziati, i grandi Maestri di tute le
religioni,
tutti coloro che, attraverso la loro vita e le loro parole, hanno
trascinato gli
esseri umani sulla via della luce. Essi rappresentano la fratellanza
delle
grandi anime che i cristiani definiscono “ la Comunione dei Santi”. E’
innanzi
tutto verso questi esseri, discesi sulla terra per istruire ed aiutare
gli
esseri umani, che dobbiamo volgere il nostro sguardo, poiché è grazie a
loro, al
loro insegnamento, al loro desiderio di aiutarci e di lavorare per la
nostra
evoluzione che ci potremo elevare sulla scala delle creature. Alla loro
testa la
Cabala pone Sandalfon, altrimenti detto Uriel.
I Serafini, i Cherubini ed
i Troni sono in contato diretto con Dio. Attraverso
loro le Dominazioni, le Potenze e le Virtù ricevono le emanazioni
divine, le
trasmettono agli uomini e ancora più giù agli animali, alle piante a ai
minerali. I Serafini sono gli spiriti dell’Amore divino. I Cherubini sono gli spiriti della Saggezza divina. I Troni sono gli spiriti della Potenza divina.Le Dominazioni, le Potenze, le Virtù sono un primo riflesso di quell’amore, di
quella saggezza e di quella potenza. Al di sotto di questa schiera, i Principati, gli Arcangeli e gli Angeli ne
costituiscono un secondo riflesso. Se vogliamo diventare il terzo riflesso della
perfezione divina, dobbiamo imparare a lavorare con tutto l’amore del nostro
cuore e con tutta la forza della nostra volontà. La preghiera di Salomone è assai potente per via di tutti i nomi divini che
vengono invocati. Per udire questi nomi, che sono i più sacri della Cabala, è
necessario disporsi in uno stato di grande rispetto e di grande raccoglimento.
***
La preghiera di Salomone ***
Potenze del Regno, siate sotto il mio piede sinistro e nella mia mano destra. Gloria ed Eternità, toccate le mie due spalle e guidatemi lungo le vie della vittoria. Misericordia e Giustizia, siate l’equilibrio e lo splendore della mia vita. Intelligenza e Saggezza, datemi la Corona. Spiriti di Malkut, conducetemi fra le due colonne sulle quali poggia l’intero edificio del Tempio. Angeli di Netsah e di Hod, rendetemi stabile sulla pietra cubica di Iesod. O Gedulael! O geburael! O Tiphereth!Binale, sii il mio amore.Ruah Hohmael, sii la mia luce. Sii ciò che sei e ciò che sarai, o Ketheriel.Ischim, assistetemi nel nome di Chadai.Kerubim, siate la mia forza nel nome di Adonai. Bnei Elohim, siate i miei fratelli nel nome del Figlio e attraverso le virtù di Tsebaoth. Elohim, combattete per me nel nome del Tetragrammaton. Malahim, proteggetemi nel nome di Yahvè.Seraphim, purificate il mio amore nel nome di Eloha.
Haschmalim, illuminatemi dello Speldore di Elohim e di Shekinah. Aralim, agite. Ophanim, girate e risplendete. Hayot-ha-Kodesch, gridate, parlate, ruggite, muggite. Kadosch, Kadosch, Kadosch, Chadai, Adonai.Iod He Vav He.Ehieh Ascher Ehieh.Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Potenze del Regno, siate sotto il mio piede sinistro e nella mia mano destra. Gloria ed Eternità, toccate le mie due spalle e guidatemi lungo le vie della vittoria. Misericordia e Giustizia, siate l’equilibrio e lo splendore della mia vita. Intelligenza e Saggezza, datemi la Corona. Spiriti di Malkut, conducetemi fra le due colonne sulle quali poggia l’intero edificio del Tempio. Angeli di Netsah e di Hod, rendetemi stabile sulla pietra cubica di Iesod. O Gedulael! O geburael! O Tiphereth!Binale, sii il mio amore.Ruah Hohmael, sii la mia luce. Sii ciò che sei e ciò che sarai, o Ketheriel.Ischim, assistetemi nel nome di Chadai.Kerubim, siate la mia forza nel nome di Adonai. Bnei Elohim, siate i miei fratelli nel nome del Figlio e attraverso le virtù di Tsebaoth. Elohim, combattete per me nel nome del Tetragrammaton. Malahim, proteggetemi nel nome di Yahvè.Seraphim, purificate il mio amore nel nome di Eloha.
Haschmalim, illuminatemi dello Speldore di Elohim e di Shekinah. Aralim, agite. Ophanim, girate e risplendete. Hayot-ha-Kodesch, gridate, parlate, ruggite, muggite. Kadosch, Kadosch, Kadosch, Chadai, Adonai.Iod He Vav He.Ehieh Ascher Ehieh.Alleluia, Alleluia, Alleluia.
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- Selene
- ciao mi chiamo selene nel web, ho 21 anni cosa dire di me... allora adoro il fantasy (si era capito!!! (^_^) )sono simapatica, sognatrice, romantica, testarda e determinata. Ho aperto questo piccolo spazio per condividre con voi la mia fantasia. ƸӜƷ Selene ƸӜƷ
Complimenti Selene, scrivi benissimo, chiaro e le notizie sono facili da leggere. Veramente bello, attingo qualche notizia dal tuo blog, il mio Angelo ti spiegherà presto il perché . Ciao a presto!.Pietro ricci.
RispondiEliminagli angeli gli possiamo vedere davanti ai nostri occhi
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