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mercoledì 25 luglio 2012
Pubblicato da
Selene
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All'inizio vi era Nut, il Cielo
Notturno. Nut
diede la Terra alla
sua prima figlia,
Iside."Queste
terre sono tue"
disse Nut "e le
dovrai proteggere e
nutrire."Nut
diede le Acque della
Terra al suo secondo
figlio, Osiride. Fin
dalla nascita Iside amò
teneramente il
fratello minore. Ella
lo condusse al fiume
Nilo e poi ad ogni
pozza d'acqua del
deserto perché
conoscesse tutte le
acque dell'Egitto.
Ogni sera, quando il
sole diventava rosso
fuoco e dipingeva il
cielo di porpora e
d'oro, Iside teneva il
fratello sulle
ginocchia. Insieme
aspettavano di vedere
le stelle brillare
sull'abito di Nut.In seguito Nut partorì due gemelli,
una femmina, Nebthet,
e un maschio, Set.
Sin dalla nascita fu chiaro che Set era diverso dagli altri fratelli: i suoi capelli erano rosso fuoco mentre quelli dei fratelli erano di un nero corvino. La sua pelle era color del latte, mentre gli altri avevano una bella carnagione bruna. Set era di statura bassa ed era vivace e chiassoso. "Voi regnerete sui Morti" disse Nut ai gemelli. Nebthet ne fu felice, al contrario di Set, che voleva avere tutto ciò che possedeva il fratello Osiride.Divenuti adulti, Iside fu la regina d'Egitto ed Osiride il re. Iside amava occuparsi del giardino: raccoglieva le foglie secche e i boccioli e ne ricavava oli e tè curativi, ma un giorno il Sole bruciò ogni pianta nel giardino di Iside. Osiride vide quanto la regina ne fosse dispiaciuta e s'infuriò con il Sole."lo ucciderò il Sole! Nessuno può offuscare la gioia della mia regina!" gridò."Non puoi uccidere il Sole!" rise Iside . "Tutti gli abitanti della Terra devono avere calore ed acqua per vivere, lo sai. Il mio giardino ha bisogno solo di un piccolo corso d'acqua nelle vicinanze."
Sin dalla nascita fu chiaro che Set era diverso dagli altri fratelli: i suoi capelli erano rosso fuoco mentre quelli dei fratelli erano di un nero corvino. La sua pelle era color del latte, mentre gli altri avevano una bella carnagione bruna. Set era di statura bassa ed era vivace e chiassoso. "Voi regnerete sui Morti" disse Nut ai gemelli. Nebthet ne fu felice, al contrario di Set, che voleva avere tutto ciò che possedeva il fratello Osiride.Divenuti adulti, Iside fu la regina d'Egitto ed Osiride il re. Iside amava occuparsi del giardino: raccoglieva le foglie secche e i boccioli e ne ricavava oli e tè curativi, ma un giorno il Sole bruciò ogni pianta nel giardino di Iside. Osiride vide quanto la regina ne fosse dispiaciuta e s'infuriò con il Sole."lo ucciderò il Sole! Nessuno può offuscare la gioia della mia regina!" gridò."Non puoi uccidere il Sole!" rise Iside . "Tutti gli abitanti della Terra devono avere calore ed acqua per vivere, lo sai. Il mio giardino ha bisogno solo di un piccolo corso d'acqua nelle vicinanze."
"E allora lo
avrai!" sentenziò
Osiride."Il
fiume Nilo arriverà
fino al tuo giardino!" Così chiamò i
servi per scavare un
solco lungo e profondo
che partisse dal Nilo
e, attraverso il
deserto, arrivasse al
loro giardino. Tanti
si avvicinarono per
osservare ciò che
stava succedendo e
alla fine il Nilo
arrivò al giardino di
Iside.Le foglie e le
piante della regina
ripresero colore.
Iside sorrise ed
abbracciò il suo
amato sposo; la gente
era contenta per lei.
Set si tappò le
orecchie per non
sentire gli allegri
commenti del popolo:
egli voleva che tutti
si rallegrassero solo
per lui. E mai come
allora volle diventare
re. Così invitò
Osiride ad una grande
celebrazione. "Tutti ti amano,
Osiride! disse al
fratello. "Lascia
che ti mostri quanto
anch'io ti amo!".Quella notte Iside
sognò i soldati di
Set che circondavano
Osiride."Stai
attento, mio
amato!" lo mise
in guardia. "Set
è invidioso della tua
felicità. Non fidarti
di lui!". "Sei saggia a
farmelo notare. Starò
attento!" ringraziò Osiride.Nel palazzo di Set i
tavoli erano coperti
di piatti colmi di
frutta fresca e di
carne. Come sempre gli
ospiti furono felici
di vedere il re.
Quando anche l'ultima
fetta di torta fu
consumata e gli ospiti
erano sazi di birra,
Set tolse la tovaglia
dal tavolo a cui era
seduto con il
fratello. Sotto vi era
un sarcofago
tempestato di
lapislazzuli e d'oro."Il sarcofago sarà di colui al
quale si adatterà
perfettamente"
annunciò Set.
Uno
ad uno gli invitati
entrarono nel
sarcofago, che si
rivelò troppo stretto
o troppo largo o
troppo lungo o troppo
corto per ciascuno di
loro. Giunse infine il
turno del re. Ma
Osiride, nonostante
gli incitamenti di
tutti gli ospiti,
esitava, ricordando le
parole di Iside."E se fosse un
trucco?" si
chiedeva.Osiride
guardò il fratello.
Set aveva chiaramente
fatto costruire il
sarcofago apposta per
lui. Non poteva
proprio contrariarlo e
deludere gli ospiti.
Così entrò: era
perfetto per lui!."Questo
bellissimo sarcofago
sembra fatto apposta
per me!" commentò
Osiride."E lo
è, infatti!"
disse Set, chiudendo
di scatto il
coperchio.
"Fammi
uscire! In nome della
regina, fammi
uscire!" gridò
Osiride. Ma nessuno lo
poteva sentire.Vennero i soldati di
Set e portarono il
sarcofago sulle rive
del fiume. Set era
felice.
"Spingetelo in
acqua! Fate sparire
per sempre il Re di
Ieri!"Iside sentì
le orecchie trillare:
qualcosa non andava.
Nelle ombre del
tramonto ebbe la
visione dei soldati di
Set che circondavano
Osiride. Iside alzò
le braccia sulla testa
e pronunciò il suo
vero nome, Au Set.
Subito apparvero due
scintillanti ali
Piumate al posto delle
sue braccia. Poi,
mentre abbassava le
ali verso i fianchi,
la regina rimpicciolì,
riducendosi alla
grandezza di una
rondine, nella quale
infine si tramutò.Quindi si innalzò
verso il cielo e si
diresse al palazzo di
Set. All'interno del
sarcofago Osiride
sentiva che le
correnti del fiume lo
stavano risucchiando
verso il fondo.
"Dovevo rifiutare
la birra che Set mi ha
offerto!" si
disse. "Avrei
dovuto sapere che mi
stava
ingannando!".Osiride era pieno di
rimpianto, ma non
aveva paura.Sapeva che Iside lo avrebbe trovato.Passarono i giorni. Iside continuava a volare; Osiride, chiuso nel
sarcofago, pativa la
fame e la sete e così
iniziò a
perdere le forze. Le
correnti del fiume
divennero più
violente. Il sarcofago
andò a sbattere
contro il tronco di un
tamarisco. Il povero
re batté
violentemente la
testa, cadendo nel
profondo sonno della
morte. L'albero
avvolse i suoi rami
attorno al
sarcofago e, passando
i giorni, lo nascose
completamente. Quando
Iside arrivò, del
tamarisco non restava
che un grande ceppo:
un taglialegna lo
aveva tagliato e aveva
portato via con sé la
legna. Quella notte
Iside si riposò in un
canneto proprio vicino
al ceppo e sognò
Osiride all'interno
del sarcofago, che a
sua volta era
rinchiuso in un alto
pilastro di legno nel
palazzo lì vicino. La
regina si svegliò con
un sussulto.La
mattina la dama che
abitava nel palazzo,
vedendo la rondine che
volava freneticamente
attorno al pilastro,
mise una ciotola
d'acqua ai suoi piedi.
"Che cos'hai,
rondinella mia?"
le chiese.Iside volò
sul bordo della
ciotola, poi vi si
tuffò bagnandosi le
piume. Aprendo le ali,
riprese le sembianze
di una donna alata in
miniatura. Poi, in un
battere di ciglia,
ritornò alle sue vere
dimensioni. La dama
cadde in ginocchio:"Signora dai
Mille Nomi! Che cosa
mai vi ha condotta
qui?"
Iside le
parlò del tradimento
di Set ai danni di
Osiride. "Sono
sicura che il mio
amato sposo è
prigioniero in questo
pilastro!" disse.La donna chiamò i suoi servi tori
perché abbattessero
subito il pilastro e
lo aprissero in due. Lì,
infatti, c'era il
sarcofago di
lapislazzuli e d'oro
e, all'interno, vi
era il cadavere di
Osiride. Iside pianse
per il dolore. Poi
mise il sarcofago su
una barca a remi e
iniziò il suo lungo
viaggio sul fiume
verso casa. Iside
tenne nascosto il
corpo di Osiride nel
paludoso delta del
fiume. Poi lo bagnò
con acqua fresca e gli
disse che sarebbe
tornata presto. "Devo trovare le
erbe curative da
spargere sul tuo
corpo, poi ti porterò
alla Terra dei
Morti." Ora,
proprio quella notte,
Set era uscito a
cacciare. Quando vide
il sarcofago di
lapislazzuli e d'oro
nella palude, non poté
credere ai suoi occhi. "E' un incubo!
Non può essere
vero!" ringhiò,
in piedi accanto al
cadavere. "Come
è riuscita Iside a
trovarlo e a portarlo
qui?" gridò,
cercando la sua spada.
"Non ti troverà,
questa volta!" e
così dicendo tagliò
il corpo in
quattordici parti, poi
le gettò nel fiume.Iside sentì il cuore
contrarsi in uno
spasmo. Qualcosa non
andava.Così tornò
al fiume e lì trovò
il sarcofago vuoto. La
donna gridò tutta la
sua rabbia. Sapeva
esattamente che cosa
era successo. Alzando
le braccia pronunciò
il suo vero nome e si
buttò nel fiume. Le
sue lunghe gambe si
trasformarono nella
potente coda di un
pesce gigante e la dea
nuotò nelle acque del
Nilo alla ricerca del
corpo del suo amato
sposo. Raccolse uno ad
uno i quattordici
pezzi in cui era stato
tagliato il corpo di
Osiride e, insieme
alla sorella Nebthet,
lo ricompose. Iside
cantò il 'Canto per
una Nuova Vita' per
tutto il giorno e
tutta la notte. Alla
fine Osiride aprì gli
occhi. Poteva a
malapena sollevare la
testa. La sua voce era
solo un sussurro.
Iside lo abbracciò
con delicatezza e lo
amò. Poi Osiride morì.Ormai non c'era più
niente che Iside
potesse fare per lui.Mentre spalmava gli
unguenti sul suo corpo
la regina cantava e
cantò anche quando lo
appoggiò sulla barca
di Nebthet; poi cantò
percorrendo tutta la
strada che giungeva
fino al Mondo degli
Inferi. Mentre Iside
lasciava Osiride al
suo destino, percepì
che un figlio cresceva
dentro di lei."Il nuovo
re!" pensò tra sé
e sorrise.Poiché
sapeva che Set sarebbe
stato geloso di quel
figlio, Iside rimase
nel deserto fino alla
nascita di Horus. Il
bambino era gracile e
debole: il suo corpo
bruciava per la febbre
ed era scosso da
tremiti. Iside lo curò,
lo accudì e gli
sussurrò parole
dolci.Poi gli
cantò il 'Canto della
Lunga Vita' e lo nutrì
con erbe medicinali
finché non fu
guarito. Ogni sera,
quando il sole
diventava rosso fuoco
e dipingeva il cielo
di porpora e d'oro,
Iside teneva il figlio
sulle ginocchia
insieme aspettavano di
vedere le stelle
brillare sull'abito
di Nut.Appena il bambino seppe camminare
Iside lo condusse a
conoscere tutte le
terre e le acque
d'Egitto, poi gli
insegnò il nome delle
piante e i segreti
della raccolta dei
semi, delle radici e
dei boccioli. Gli spiegò come usare le piante per curare ogni malattia, infine gli
insegnò tutti i canti
magici che conosceva.
Naturalmente Set era
geloso del nipote e un
giorno, quando Horus
era ormai adulto, lo
sfidò a duello per la
conquista del trono.
"Non devi
preoccuparti, figlio
mio! Set è ormai
vecchio e tu sei
giovane e forte!"
lo rincuorava Iside. E
infatti Set fu
sconfitto dal nipote.
Iside divenne regina
d'Egitto accanto al re
suo figlio e insieme
regnarono per migliaia
di anni. I suoi poteri
curativi e il suo
amore eterno verso
Osiride la resero una
delle dee più amate
di ogni tempo.
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- Selene
- ciao mi chiamo selene nel web, ho 21 anni cosa dire di me... allora adoro il fantasy (si era capito!!! (^_^) )sono simapatica, sognatrice, romantica, testarda e determinata. Ho aperto questo piccolo spazio per condividre con voi la mia fantasia. ƸӜƷ Selene ƸӜƷ
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