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mercoledì 25 luglio 2012
Pubblicato da
Selene
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Prima della nascita del mondo,
Olodumare,
il
Supremo
Essere
Celeste,
guardò
sulla
Terra.Egli
vide
lo
scintillio
delle
stelle
che
si
riflettono
sulla
superficie
delle
acque
e
vide
il
sole
rosso
che
al
tramonto
illumina
le
montagne.
'La
Terra
è
così
bella!"
pensò
Olodumare.
"Ora
io
la
popolerò
con
esseri
umani
che
se
ne
prenderanno
cura." Olodumare
chiamò
diciassette
divinità
maschili
perché
preparassero
la
Terra
alla
vita
umana
e
poi
interpellò
anche
una
Dea,
Oshun.
"Trovate
il
posto
migliore
dove
i
primi
uomini
possano
vivere!"
disse
Olodumare.
"Fate
in
modo
che
abbiano
tutto
ciò
di
cui
hanno
bisogno
e
accertatevi
che
la
Terra
sia
pronta
per
la
loro
venuta."Gli dei erano eccitati e si riunirono
subito
per
definire
quello
che
doveva
essere
fatto.La
Terra
era
ancora
un
pianeta
giovane:
il
suolo
tremava
e
si
apriva
in
ampie
fessure
frastagliate;
venti
selvaggi
soffiavano
sui
mari,
sollevando
con
furore
le
acque,
che
inondavano
le terre;la
lava
si
riversava
sui
fianchi
dei
vulcani
e
nuvole
di
cenere
cadevano
dal
cielo.Gli
dei
amavano
risolvere
i
problemi
e
capivano
perfettamente
l'importanza
dell'armonia
e
dell'equilibrio,
così
affrontarono
il
loro
compito
con
entusiasmo,
tuttavia
non
ritennero
necessario
invitare
Oshun
ai
loro
incontri.
Anche
quando
scesero
sulla
Terra
ad
imbrigliare
le
potenti
forze
della
natura,
non
pensarono
di
invitare
Oshun.Quel
giorno
Oshun
si
vestì
con
la
sua
veste
color
porpora,
poi
si
sedette
al
tavolo
da
toilette
per
spazzolarsi
i
lunghi
capelli:
la
dea
sapeva
che
gli
dei
l'avevano
dimenticata.
"Che
sciocchi!"
disse
sospirando
tra
sé.
Quindi
si
legò
delle
perle
gialle
e
rosse
alle
trecce
e
si
infilò
una
piuma
turchese
dietro
ad
un
orecchio:
aveva
un
piano.In
quel
momento
gli
dei
stavano
spostando
un
fiume
perché
sfociasse
nel
mare.Ogun
e
Orunmila
tenevano
le
rive
di
sinistra
e
Eshu
e
]akuta
quelle
di
destra. "Sollevate!"
gridò
Ogun,
e
gli
dei
trasportarono
il
fiume
fuori
dal
suo
letto.
Ma
il
fiume
ondeggiava
come
un
nastro
di
raso
e
scappava
loro
dalle
mani,
tornando
al
suo
posto.
Tre
volte
Ogun
gridò:
"Sollevate!"
e
tre
volte
il
fiume
scivolò
loro
dalle
mani.
Per
quanti
sforzi
facessero,
gli
dei
non
riuscirono
a
spostare
il
fiume.
Così
accadde
anche
quando
cercarono
di
spegnere
i
vulcani:
insomma,
nessuno
dei
piani
studiati
per
preparare
la
Terra
all'arrivo
dell'uomo
ebbe
buon
esito.
Così
si
dovette
portare
la
cattiva
notizia
a
Olodumare,
il
quale
ascoltò
pazientemente
l'elenco
degli
insuccessi. "Dov'
è
Oshun?"
chiese
Olodumare.
"Anche
i
suoi
sforzi
hanno
dato
esiti
negativi?
"
"Noi
non
invitiamo
esseri
femminili
ai
nostri
incontri,
Olodumare"
disse
Eshu.
"In
che
cosa
Oshun
avrebbe
mai
potuto
aiutarci?"
"Così
avete
sconvolto
l'equilibrio"
disse
Olodumare.
"Un
gruppo
di
dei
non
può
creare
l'armonia
sulla
Terra
senza
l'aiuto
di
una
dea.
Senza
Oshun
nessun
piano
potrà
andare
a
buon
fine.
Ella
ha
il
potere
di
cancellare
ogni
vostra
azione
ed
è
chiaro
che
se
ne
è
servita.
Se
le
terre
devono
essere
sottomesse
e
i
mari
contenuti,
voi
dovete
lavorare
con
Oshun."Gli
dei
annuirono,
comprendendo
di
aver
commesso
un
errore.
Così
portarono
alla
donna
saponi
profumati,
oli,
noci
di
cola,
piume
di
un
blu
brillante
per
i
capelli
e
tanti
bracciali
di
ottone,
che
la
donna
infilò
subito
ai
polsi.
Oshun
sorrise
agli
altri
dei."Siete
saggi
a
ristabilire
l'equilibrio,
venendo
qui
da
me.Vedo,
inoltre,
che
mi
avete
portato
i
doni
che
amo
di
più!"
"Perdonaci!"
supplicò
Orunmila.
"Eravamo
così
concentrati
nel
creare
l'equilibrio
necessario
all'uomo
sulla
Terra
che
abbiamo
dimenticato
di
mantenere
l'equilibrio
tra
di
noi.
Ti
preghiamo
di
guardare
in
fondo
al
tuo
cuore
e
di
trovarvi
il
perdono."
"Vi
perdonerò,
naturalmente"
rispose
Oshun.
"E
insieme
renderemo
la
Terra
un
luogo
ideale
per
l'uomo.
Ma
prima
c'è
una
cosa
che
dovete
fare
per
me".
"Qualunque
cosa
tu
desideri!"
disse
Sango,
che
aveva
fretta
di
tornare
al
lavoro.Anche
gli
altri
dei
annuirono."Voglio
che
mi
sveliate
i
segreti
dell'Universo.
Voglio
che
mi
insegniate
a
leggere
il
futuro
nei
gusci
di
ciprea."
Gli
dei
fecero
un
passo
indietro.I
loro
volti
si
rabbuiarono.
Solo
le
divinità
maschili
potevano
conoscere
i
segreti
dell'Universo:
quella
richiesta
era
veramente
scandalosa.
Alcuni
di
loro
erano
addirittura
furiosi,
ma
tutti
sapevano
di
dover
acconsentire
alle
richieste
di
Oshun,
se
volevano
riportare
l'equilibrio. Eshu
fece
un
passo
in
avanti
e
prese
un
sacchetto
dalla
sua
tasca.
Mentre
lo
apriva
guardò
gli
dei
uno
ad
uno:"Noi,
che
conserviamo
i
segreti
dell'Universo
da
sempre,
d'ora
in
poi
dovremo
condividere
il
potere
dei
gusci
di
ciprea
con
una
divinità
femminile"
dichiarò.Orunmila
e
gli
altri
dei
annuirono. Eshu
prese
i
gusci
di
ciprea
tra
le
mani
e
vi
soffiò
sopra,
poi
li
gettò
a
terra.Orunmila
mostrò
a
Oshun
corne
interpretare
i
motivi
che
le
conchiglie
formavano
sul
terreno:
a
volte
un
cerchio,
a
volte
una
linea.
Poi
le
spiegò
il
significato
della
conchiglia
caduta
con
l'apertura
rivolta
verso
l'alto
oppure
verso
il
basso.Quindi
le
insegnò
i
canti
che
dovevano
accompagnare
quel
rito.Oshun
imparò
velocemente:
presto
riuscì
a
vedere
il
futuro
guardando
le
conchiglie.
Oshun
sorrise
e
si
accarezzò
il
ventre
gioiosa."Ora
torniamo
al
lavoro!
"
suggerì.Tutti e diciassette gli dei tornarono
sulla
Terra
in
compagnia
di
Oshun."Dobbiamo assicurarci che vi siano ampie
distese
erbose
per
gli
animali!
Gli
uomini
invece
avranno
bisogno
di
buoni
terreni
per
la
caccia!"
disse
]acuta.
"E
acqua
pulitissima
per
bere
e
per
lavarsi!"
aggiunse
Oshun.I
letti
dei
fiumi
furono
spostati,
i
vulcani
furono
spenti
e
la
Terra
smise
di
tremare.
Gli
dei
seminarono
campi
di
grano
e
piantarono
frutteti.
Quando
tutto
fu
a
posto,
Oshun
si
sedette
vicino
ad
un
ruscello
di
acqua
fresca
e
limpida.
Ben
presto
i
suoi
braccialetti
di
ottone
iniziarono
a
tintinnare
e
il
suo
corpo
grande
e
rotondo
cominciò
a
sussultare.
Gli
dei
osservavano
la
scena
senza
avvicinarsi,
tutti
stupiti
dall'espressione
calma
di
Oshun,
mentre
dava
alla
luce
i
primi
uomini.
Uno
dopo
l'altro
donne
e
uomini
in
miniatura
uscirono
dal
suo
corpo. "Oshun
partorisce
con
la
naturalezza
del
sole
che
sorge!"
disse
Orunmila. "Oshun
partorisce
con
la
naturalezza
di
un
fiore
che
sboccia!"
disse
Ogun. Oshun
tenne
tra
le
braccia
tutti
gli
uomini
e
li
benedì
uno
ad
uno
con
una
preghiera
di
prosperità,
poi
li
esortò
ad
allontanarsi
per
andare
a
costruire
case
e
villaggi.
Gli
dei
si
meravigliarono
della
sua
tenerezza
e
del
suo
amore.
Il
lavoro
era
ormai
completato
e
gli
dei
tornarono
al
Cielo,
dove
Oshun
continuava
a
vegliare
sui
suoi
figli.
Ella
sorrise
quando
essi
sperimentarono
la
bontà
del
grano
o
quando
scoprirono
il
fuoco
e
fu
compiaciuta
nell'udire
che
insegnavano
ai
loro
figli
canti
di
venerazione
per
lei,
chiamando
la
Grande
Madre. Oshun
insegnò
alle
donne
come
realizzare
i
tessuti
e
come
colorarli
con
tinte
vivaci,
ricavate
dal
succo
delle
more.
Poi
insegnò
loro
a
cuocere
le
frittelle
e
a
leggere
il
futuro
nei
gusci
di
ciprea.
Inoltre
osservò
le
donne
mentre
giocavano
con
i
loro
figli
e
questi
ultimi
mentre
si
bagnavano
al
fiume. Oshun
iniziò
a
desiderare
figli
suoi:
bevve
così
dalle
acque
del
fiume
ogni
giorno,
come
facevano
le
donne
sulla
Terra,
ma
nessun
bambino
crebbe
mai
nel
suo
ventre.
Oshun,
che
continuava
a
vegliare
su
tutti
i
bambini
della
Terra,
pregava
ogni
notte
per
avere
un
figlio,
ma
senza
risultato.Un
giorno
la
dea
ascoltò
una
donna
che
insegnava
ai
figli
come
fosse
importante
mantenere
l'equilibrio
in
ogni
cosa.
La
donna
stava
raccontando
la
storia
dei
diciassette
dei
che
dimenticarono
di
coinvolgere
Oshun
nei
loro
piani
di
preparazione
della
Terra
per
i
primi
uomini."Come
poterono
mai
dimenticarsi
della
Grande
Madre?"domandarono
i
bambini.
"E
come
poté
mai,
la
Grande
Madre,
perdonarli
per
questo?"
"Gli
dei
dovettero
cedere
alla
Grande
Madre
qualcosa
a
cui
tenevano:
dovettero
condividere
con
lei
il
segreto
dei
gusci
di
ciprea,
al
fine
di
ristabilire
l'equilibrio"
rispose
la
donna.Nell'udire
queste
parole
la
dea
capì
che
cosa
doveva
fare.Ella amava più di ogni altra cosa
indossare
vesti
dai
colori
brillanti,
adornarsi
il
capo
di
piume
e
cospargersi
il
corpo
e
i
capelli
con
oli
profumati.
Oshun
teneva
molto
anche
alla
sua
collezione
di
bracciali
e
di
pettini.
"Niente
di
tutto
questo
è
importante,
paragonato
alla
gioia
di
tenere
un
bimbo
tra
le
braccia!"
disse
tra
sé
mentre
riponeva
i
suoi
tesori
all'interno
di
grandi
cesti.Oshun
si
sbarazzò
delle
vesti
colorate,
dei
pettini,
dei
bracciali
e
delle
perle
e
si
accontentò
di
una
vita
sobria
e
tranquilla,
proprio
come
le
donne
della
Terra;
così,
dopo
qualche
tempo,
diede
alla
luce
un
bambino
e
poi
un
altro
ed
un
altro
ancora.Oshun
ebbe
molti
figli
e
non
vi
era
mamma
più
felice
di
lei.Oshun
cucinava,
tingeva
i
vestiti
e
insegnava
loro
tutti
i
canti
che
conosceva.Quando
i
figli
di
Oshun
divennero
adulti
e
si
resero
conto
dei
sacrifici
che
aveva
sostenuto
per
loro,
le
donarono
nuovamente
i
bracciali,
le
vesti
colorate
e
tutte
le
sue
ricchezze,
per
ristabilire
l'equilibrio.
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- Selene
- ciao mi chiamo selene nel web, ho 21 anni cosa dire di me... allora adoro il fantasy (si era capito!!! (^_^) )sono simapatica, sognatrice, romantica, testarda e determinata. Ho aperto questo piccolo spazio per condividre con voi la mia fantasia. ƸӜƷ Selene ƸӜƷ
Trovi sempre argomenti interessanti ed inediti molto belli non ti chiedo dove sarebbe scorretto ma veramente brava grazie.
RispondiEliminaCiaooooo
PS.
Fai bene di verificare i commenti ma in questo caso potresti togliere lo scrivere le lettere ...non sei robot...cosi alle volte non divento matta per capire tutte le lettere e tu hai il controllo ugualmente. Scusami è solo un suggerimento.